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ESSERE GENITORI

ED ESSERE DOCENTI

Essere genitori è il lavoro più difficile al mondo e nessuno t'insegna come essere il migliore. Essere docente è un pò diverso. C'è una parte in comune tra questi due ruoli: i bambini.

Io, purtroppo, non sono genitore quindi non so cosa voglia dire ricoprire questo ruolo. Sono istruttore di nuoto e mini basket, lavoro con i bambini dai 3 anni in su. Recentemente ho avuto la fortuna di aiutare un bambino di 4 anni e mezzo a cambiare dei suoi comportamenti che stavano iniziando a lavorare sulla sua salute. La fortuna è stata dalla mia parte e ora questo bambino sta decisamente meglio. 

Ho fatto questa introduzione personale per dirti che, indifferentemente che tu sia un genitore o un docente, quindi una persona che lavora con bambini o ragazzini, una delle più grandi responsabilità che hai, è quella di crescere una persona che ha tutta la sua vita dinnanzi a sè. 

Sicuramente lo sai di avere una responsabilità molto grossa, magari lavori per poter dare il meglio al tuo bambino, se sei insegnate in certi momenti anche abbracci i tuoi alunni per dargli un gesto d'affetto. Fai di tutto per farlo felice,....secondo quelle che sono le tue idee, la tua esperienza.....non la sua!

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Ci sono persone che ti hanno detto che sei responsabile anche del linguaggio che usi verso tuo figlio? Ci sono persone che ti hanno detto che il comportamento di tuo figlio è legato alla sua identità e l'identità, in un certo qual modo gliela formi anche tu?   

Ebbene si, papà....mamma....maestra. Quando tu usi il verbo essere verso tuo figlio, e cmq verso tutti, la parola che segue il famoso "tu SEI...." lavora sull'identità della persona anzichè sul comportamento.  Se al bambino per più volte, a seguito di un risultato che a te non piace, gli dici  sei stupido.....sei imbranato....non sei capace...etc etc etc, il bambino inizierà a sviluppare un comportamento "di chiusura" e molto probabilmente userà questo comportamento come una specie di difesa per non fare qualcosa ..."intanto non sono capace di farlo".  

Ti chiedo una cosa: chi gli ha detto ripetutamente "non sei bravo!", o frasi similari?  Non sei stato tu vero....mamma ...papà...o maestra?! No...sicuramente no, però come mai questo concetto ti fa pensare...??! 

Oltre a questa responsabilità che nessuno ti ha mai insegnato o parlato, voglio dirti anche un'altra cosa. Lo sai che l'ambiente dove vive più il bambino è il primo fattore di condizionamento? Due genitori che litigano sempre che immagine danno al bambino? In un'aria sempre tesa, come fa a crescere un bambino? Un ambiente famigliare dove ci sono solo bestemmie o parolacce, il bambino le può apprendere e usare in altri luoghi? Assolutamente si, ricordati che però non ti puoi arrabbiare con lui se tu stesso le usi.  La frase tipica che si sente è "...ma a casa mia non si dicono brutte parole..." ....si certo, sicuramente in presenza di tuo figlio non hai mai detto stronzo....merda....etc etc..no no non è mai successo, nemmeno in Tv!! 

Cari genitore e docenti, noi adulti abbiamo la responsabilità di crescere i nostri bambini. L'ambiente che creiamo e il linguaggio che usiamo condiziona strettamente il comportamento e la salute di tuo figlio. Io non voglio insegnarti a educare un bambino, voglio renderti consapevole e responsabile di come parli a tuo figlio e di come ti comporti in aula con lui, affinchè un domani tu possa essere responsabile e consapevole delle risposte comportamentali e non, che tuo figlio ti darà.  

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